«Lo stile è l’abito dei pensieri». È una citazione di Lord Chesterfield che racchiude una verità fondamentale per chi scrive o vorrebbe scrivere: la forma e il contenuto non sono due aspetti separati da strutturare separatamente. Soprattutto in letteratura, il contenuto ha un solo modo per essere narrato (bene): attraverso la parola. È il motivo per cui per riconoscere un autore (bravo) ci basta un solo paragrafo, a volte anche solo una frase.
Lo stile è una delle parti fondamentali della scrittura. Ci permette di rendere grandi le idee, anche le più piccole. Facciamo caso che hai un progetto per una storia bellissima. Hai pensato a tutti gli elementi, conosci i personaggi come fossero i tuoi migliori amici, hai preparato una serie di colpi di scena per spiazzare il lettore, ma ti mancano le parole per dirlo. Senza gli strumenti giusti, senza la capacità di raccontare, senza un vero stile, non troverai le parole e quella storia si perderà.
Quando individui il tono di voce giusto, invece, le parole vengono da sole, e anche una storia piccola, con una trama appena accennata, raggiunge una potenza stilistica tale da diventare memorabile. Perché scrivere è una questione di stile: bisogna saper prendere le misure, progettare, cucire. Bisogna saper togliere e bisogna saper tagliare.
Abbiamo pensato questo corso per far incontrare gli autori e i loro racconti nell’unico luogo dove le storie possono nascere, crescere e svilupparsi: nella scrittura.
Durante l’intero percorso analizzeremo testi di narrativa mondiale contemporanea e classica per individuare gli elementi fondamentali che formano uno stile. Svilupperemo anche ampie finestre di lettura e scrittura attraverso esercizi e pratiche. Non ci limiteremo alla narrativa, ma andremo alla ricerca dello stile anche in altre forme artistiche come il cinema, la fotografia o la pittura.
Alla fine avremo una voce autoriale cucita su misura non (solo) per trovare storie, non (solo) per imparare le tecniche della scrittura narrativa, ma per fare entrambe le cose, perché sono la stessa cosa.
I. Sartoria – mercoledì 4 marzo
- Trovare le storie è una questione di immersione.
- Taglio e cuci: scrivere è imbastire un abito.
II. Spogliare – mercoledì 11 marzo
- Osservare il mondo: scrivere è saper guardare.
- La questione compositiva: ogni storia ha una sua anima da vestire con l’abito giusto. Tecniche narratologiche e formali.
III. Cuciture – mercoledì 18 marzo
- Una buona storia è ovunque, basta saperle ricucire.
- Non basta saper trovare ovunque una buona storia, e saperla ricucire: la buona storia è quella che ti interessa raccontare.
IV. La taglia giusta – martedì 25 marzo
- La tecnica messa al servizio della storia: nessuna narrazione acquisisce senso se non è ben vestita.
- Questione di spazio/tempo/sintassi: la parola giusta al posto giusto.
V. Le parole per dirlo – mercoledì 1 aprile
- Il punto di vista, la gestione del tempo, la micro e la macro struttura: sono gli elementi della narrativa ad imbastire una storia, non il contrario.
VI. Paradosso sartoriale – mercoledì 8 aprile
- Non esiste contenuto senza forma
- Non esiste forma senza contenuto.
VII. Etichette – mercoledì 15 aprile
- La struttura di un racconto.
- La forma e lo stile di una storia danno un senso preciso a quella storia.
VIII. Cerniere – mercoledì 22 aprile
- Aperture e finali. Cerniere e ganci.
- Morte e vita in letteratura.
Quindi, per riepilogare:
Cosa: | Le parole per dirlo |
Quando: | 8 incontri, il mercoledì ore 18.30-20.30 dal 4 marzo al 22 aprile 2020 |
Dove: | via della Polveriera, 14 – Roma |
Quanto: | 350 euro |
Con chi: | Rossella Milone |